Il mio bel Ruggiero l'ha preso Marfisa
L'amore che ho inseguito lungamente ora l'ha Marfisa
Marfisa bacia quei due piccoli fiori rossi che affannosamente tentai di cogliere.
Nessun guerriero è tremendo come un amore tradito, nessuna spada peggiore.
E il dolore mi arma la mano, impugno l'elsa con una sicurezza che non conosco:
In duello ucciderò gli amanti, che non si dica che Bramante abbia perduto l'onore per una biondina E un omuncolo
Mio, Ruggiero e – se ora da vivo mi neghi il tuo possesso- mio l'inferno ti restituirà
Mio ti renderà in eterno, come eterna solo può essere una divina decisione.
Il cristiano è fuggito con la bella pagana, disonore dell'esercito.
E cosa urli tu, donna di poco conto, hai paura dell'elmo scagliato tra te e lui?
Si venga a duello, combattiamo: stridono le spade spezzate, spira
Non è per te che combatto uomo ma per il cuore che brucia
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